mercoledì 27 agosto 2014

Recensione: "The Elite" di Kiera Cass

Eccomi tornata con una nuova recensione. 
Ho deciso di non fermarmi davanti all’apparenza del primo libro della serie di Kiera Cass e di leggere così il continuo: The Elite.
Potete trovare la recensione di The Selection qui, ma ora andiamo a vedere i dati principali.


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Titolo: The Elite.
Autrice: Kiera Cass.
Pagine: 312.
Casa Editrice: Sperling & Kupfer.
Data d'uscita: 28 Gennaio 2014.
Prezzo: 17,99 euro.
Genere: Narrativa, Young Adult, Distopico.
Voto: 
Trama: Trentacinque ragazze. Così era cominciata la Selezione. Un reality show che, per molte, rappresentava l'unica possibilità di trovare finalmente la via di uscita da un'esistenza di miseria. L'occasione di una vita. L'opportunità di sposare il principe Maxon e conquistare la corona. Ma ora, dopo le prime, durissime prove, a Palazzo sono rimaste soltanto sei aspiranti: l'Elite. America Singer è la favorita, eppure non è felice. Il suo cuore, infatti, è diviso tra l'amore per il regale e bellissimo Maxon e quello per il suo amico di sempre, Aspen, semplice guardia a Palazzo. E più America si avvicina al traguardo più è confusa. Maxon le sa regalare momenti di pura magia e romanticismo che la lasciano senza fiato. Con lui, America potrebbe vivere la favola che ha sempre desiderato. Ma è davvero ciò che vuole? Perché allora ogni volta che rivede Aspen si sente trascinare dalla nostalgia per la vita che avevano sognato insieme? America ha un disperato bisogno di tempo per riflettere. Mentre lei è tormentata dai dubbi, il resto dell'Elite però sa esattamente ciò che vuole e America rischia così di vedersi scivolare via dalle dita la possibilità di scegliere… Perché nel frattempo la Selezione continua, più feroce e spietata che mai.


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Allora parto parlando del prezzo catastrofico del libro in cartaceo: ben 17,90 euro. A mio parere sono esagerati poiché se diamo un’occhiata al primo libro della trilogia spediamo ben 9,90 euro e ha anche più pagine del secondo. Almeno la nostra cara Mondadori ci fa un piccolissimo sconto rispetto alla Sperling. The Elite l’ho trovato migliore di The Selection, soprattutto per il modo di scrivere che questa volta si presenta un po’ più profondo e deciso; ritroviamo comunque alcune espressioni banali del primo romanzo. Questo libro è ricco d’intrighi, di delusioni e di forti emozioni, ma non abbastanza per essere reputato perfetto. A mio parere un buon romanzo deve essere in grado di fare catapultare il lettore all’interno delle sue pagine e di farlo soffrire e gioire con il protagonista. The Elite ci è riuscito in minima parte, ma rispetto al suo predecessore, è già un buon traguardo.


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Vengono dunque narrate le vicende di America, la quale dopo aver superato la selezione è entrata nell’Elite, insieme a altre cinque ragazze. L’atmosfera comincia a farsi più calda, poiché tutte cercano di fare breccia nel cuore di un unico uomo: il principe Maxon. La protagonista però è confusa tra il bello e sincero sovrano, e l’intrigante ed enigmatico Aspen, il quale aveva già annunciato che avrebbe lottato pur di averla ancora accanto.


“Il principe Maxon, erede al trono di Illéa, aveva un debole per me (…) Ma tanto per cominciare, lui non era davvero mio. C’erano altre cinque ragazze con cui aveva appuntamenti in privato (…)E poi c’era Aspen. (…) da quando era apparso a Palazzo, dove era in servizio come guardia, tutti i sentimenti che avevo cercato di soffocare mi avevano travolta (…)e quando lo guardavo… ero sua”.


Quindi si scaturiscono degli incontri segreti tra Aspen e America, in cui il loro amore viene espresso in baci e carezze, ma se scoperto, punito. Infatti, la protagonista si ritroverà a vedere le pubbliche frustate della sua più cara amica Marlee, poiché aveva tradito il principe con una guardia del castello. Entrambi scenderanno di casta e apparterranno per tutta la vita alla numero otto, e quindi alla più bassa.
Allo stesso tempo il principe Maxon non passa più tempo come prima con la protagonista, infatti ha incontri segreti con le altre ragazze della selezione. America lo vedrà baciarsi con Celeste, ma soprattutto noterà il bel rapporto che incomincia a scaturirsi tra lui e Kriss.  A mio parere si tratta di una coppia un po’ troppo statica; essendo simili non vedo una grande complicità tra di loro, infatti la ragazza mi è sembrata un po’ troppo seria e priva di tenacia. America inoltre riuscirà ad attirare su di se l’odio del re, proprio quando durante un’ennesima prova, tiene un discorso sull’eliminazione delle caste e mostra al pubblico un libro segreto appartenente ai sovrani, ma che Maxon gli aveva gentilmente donato. Il Re punisce il figlio e caccia America dal palazzo e dalla selezione. Infine il principe riuscirà a far restare la ragazza e gli confessa di essere confuso tra lei e la troppo delicata Kriss.


“So che non ti piace che io abbia delle alternative, ma ho bisogno di Kriss. Se tu dovessi deludermi, è la mia scelta migliore”.


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Devo ammettere che questo libro mi è piaciuto soprattutto per gli intrighi amorosi e per le delusioni che si sono scaturite al suo interno. Sono però spiegate in un modo più che sufficiente, ma per nulla eccellente, poiché facevo fatica spesso a mettermi nei panni di America. I contenuti mi sono sembrati davvero buoni rispetto al primo libro, ma non ancora del tutto perfetti. Anche se è riuscito a emozionarmi un po’ di più, il mio voto rimane sempre lo stesso e spero vivamente che il terzo romanzo possa superare le mie aspettative e farmi dunque scrivere una recensione da cinque stelle.


Maryleescence.

martedì 26 agosto 2014

Recensione: “Jane Eyre” di Charlotte Brontë.



Ogni volta che i miei occhi, in una libreria, vedono Jane Eyre mi compare subito un sorriso. E’ stato uno di quei pochi libri che mi ha fatto battere il cuore, emozionare e piangere.

Ricordo perfettamente il periodo in cui lo leggevo. Era gennaio e alle volte stavo molto male, tanto da andare in ospedale. Come tutti ben sanno, l’ospedale può essere il posto più noioso su questo pianeta. In particolare se devi stare a letto, oppure aspettare un medico. Nel mio caso è stata la seconda. Ero così nervosa e frustata che solamente la lettura di questo romanzo servì a tranquillizzarmi.

Ma adesso vediamolo più nel dettaglio…


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Chi è Charlotte Brontë:



Charlotte Brontë (Thornton, 21 aprile 1816 – Haworth, 31 marzo 1855) è stata una scrittrice inglese che manifestò fin da bambina il suo piacere per la scrittura. Morta la madre nel 1821 per un cancro, Charlotte venne accudita da sua zia Elizabeth e dalla sua governante Tabitha. Quattro anni dopo si iscrisse con le sorelle alla Clergy Daughter’s School, dove la disciplina era severissima e le condizioni igienico-sanitarie lasciavano a desiderare, infatti, qui morirono le sue due sorelle maggiori, mentre lei sviluppò un carattere forte e anticonformista. Esattamente quello che vedremo in Jane Eyre.




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Titolo: Jane Eyre.
Autrice: Charlotte Brontë.
Pagine: 508.
Casa editrice: Crescere Editori.
Data d'uscita: 16 ottobre 1847.
Prezzo: 6,99 euro.
Genere: Narrativa, Critica Sociale, Drammatico, Sentimentale.
Voto: 
Trama: “Perché dovevo sempre sopportare, sempre essere umiliata, accusata e condannata per sempre? Perché non riuscivo a piangere? Perché tentavo inutilmente di cattivarmi qualche simpatia?”

Questa serie di dubbi, presenta la piccola protagonista Jane Eyre.

Orfana e cresciuta sotto la tutela della fredda zia, subisce molti maltrattamenti da parte sua e dai suoi figli. Jane si sente in tutto e per tutto la pecora nera di quella disgraziata famiglia. Fin da bambina, però, sviluppa subito un carattere forte e determinato. E lo dimostra con la zia e, soprattutto, nella scuola di carità cui viene affidata dove lavoro e regole sono il motore delle giornate di tutte le fanciulle. Nonostante la prematura morte di tubercolosi della sua prima migliore amica, Jane non si arrende arrivando ad essere un’insegnante dello stesso collegio. Questa professione le permette di essere libera e indipendente, trovando lavoro come istitutrice presso la dimora di Thornfield Hall. Proprio qui il cuore di Jane inizia a battere forte e la sua mente non trova risposo. Proprio qui conosce il misterioso Sig. Rochester.


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“Era orgoglioso, sarcastico, duro oltre ogni dire: nell’intimo sapevo che la sua bontà verso di me era controbilanciata da un’ingiusta severità verso gli altri. Era anche di umore mutevole e imprevedibile.”

Esattamente così la nostra Jane descrive il suo padrone. Un individuo molto freddo e austero, sfacciato e apatico che tiene un oscuro segreto che farà crollare Jane. Le particolarità di questa donna forte sono la sua presenza di calma e pazienza davanti a quello che lui dice. Il Sig. Rochester, per la prima parte del romanzo, si dimostra gelido con la nostra protagonista. Sembra metterla alla prova, ma Jane non si fa fregare. C’è un famoso dialogo come esempio. Il nostro co protagonista chiede alla donna se lo trova bello, e lei risponde schiettamente con un no. In quel momento scatta qualcosa nella mente di lui, capisce perfettamente che lei sa tenergli testa, che ha carattere e una mente molto astuta per essere una donna. In pochi giorni, egli verrà colpito dalla freccia di Cupido e, alle volte, si dimostrerà più tranquillo e felice con lei.


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“Io ho qualche cose nel cervello e nel cuore, nel sangue e nei nervi, che mi avvicina idealmente a lui. […] E tuttavia, finché penso e respiro, devo amarlo.”

Una cosa fondamentale è presente in questo romanzo: la narrazione in prima persona, che rende il lettore partecipe dei pensieri e dei sentimenti di Jane. Geniale in questo punto Charlotte Brontë, che crea proprio un legame forte tra lettore e personaggio.

Tornando alla nostra storia, Jane inizia a nutrire un forte sentimento per il suo signore, trovandosi completamente innamorata e piena di pensieri. Perché come ben abbiamo capito, i due sono molto diversi. Lei è povera, lui è ricco. Lei non ha nessuno, lui è a capo di una famiglia numerosa. In una società quale quella vittoriana, piena di tabù e rigide norme sociali, i due conoscendo i rischi vivono la loro storia d’amore. Una storia d’amore molto diversa dalle altre che ha come componenti due persone forti, passionevoli ed eloquenti.

Una storia d’amore che culmina con un matrimonio… disastroso. Come scritto precedentemente, il Sig. Rochester ha un oscuro segreto ovvero una moglie psicopatica, di nome Bertha, nascosta in una parte remota della casa. Jane a questa rivelazione si sente ferita, distrutta, presa in giro, umiliata.

Vuole solo scappare e ci riesce.

Vagando per le campagne inglesi, riesce a trovare un rifugio in casa di un ecclesiastico, St. John Rivers, e delle sue due sorelle. Qui inizia la sua vita come maestra in una scuola rurale e conosce meglio le persone che la ospitano. La personalità di St. John Rivers non passa inosservata. Freddo, austero, bigotto e fortemente determinato ad andare in India successivamente si rivela essere suo cugino, e le fa una proposta di matrimonio. Jane, ovviamente, rifiuta perché ancora innamorata di Ronchester. Ella, infatti, deciderà di tornare dal suo padrone trovando la dimora totalmente bruciata, a causa di uno scatto di pazzia di Bertha. Qui scopre che il suo amato padrone è cieco, ma questo non cambia l’amore che prova.

I due si sposano e, fortunatamente, il Sig. Rochester recupera in parte la vista.



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Facendo questa recensione, un po’ mi sono commossa. La signorina Jane Eyre rimarrà immortale, e colpisce perché è libera, emancipata, e ci conquista per la sua forza e per la sua capacità di non cedere alla disperazione. 

Il suo personaggio non rispecchia i canoni femminili dell'Ottocento, non è una bellezza anzi è brutta, minuta ma possiede alcune caratteristiche che la rendono unica. Intelligenza, razionalità, forte passionalità, desiderio di libertà, non teme mai il confronto con uomini e donne a lei socialmente superiori, anzi può primeggiare, grazie alla padronanza della lingua e le numerose conoscenze.

Insomma, tutte le donne vorrebbero essere come lei, me compresa.

Inoltre, adoro lo stile di scrittura della Brontë. Chiaro e coinciso, le descrizioni non sono pesanti. Ammiro molto i dialoghi tra i due protagonisti, che alle volte mi hanno ricordato quelli di Elizabeth Bennet e Mr. Darcy di Orgoglio e Pregiudizio. Precisi e concatenati tra loro, non sono facilmente dimenticabili.

Esattamente come il romanzo in sé. 

Questo qui è il trailer del film del 2011, quello che mi è piaciuto di più:




Jamie.

lunedì 25 agosto 2014

Recensione: "The Selection" di Kiera Cass

Ed eccomi qui, accompagnata da fresca giornata d'Agosto!
Dopo quasi una settimana ritorno su questo blog a parlarvi del libro di Kiera Cass: The Selection.  Non mi dilungo e subito passo a mostrarvi i dati più significativi.


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Chi è Kiera Cass: 

Kiera Cass si è laureata alla Radford University e vive a Blacksburg, Virginia, con la famiglia. In tutta la sua vita ha baciato più o meno quattordici ragazzi: sfortunatamente, nessuno di loro era un principe.
Scrittrice di The Selection, The Elite, The Prince, The Guard e The one.








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Titolo: The Selection.
Autrice: Kiera Cass.
Pagine: 320.
Casa editrice: Sperling & Kupfer.
Data d'uscita: 12 Marzo 2013.
Prezzo: 9,90 euro.
Genere: Narrativa.
Voto: 

Trama: In un futuro lontano, in un Paese devastato dalla guerra e dalla fame, l'erede al trono seleziona la propria moglie con un reality show. Spettacolare. Per molte ragazze la Selezione è l'occasione di una vita. L'opportunità di sfuggire a un destino di miseria e sognare un futuro migliore, fatto di feste, gioielli e abiti scintillanti. Ma per America è un incubo. A sedici anni, l'ultima cosa che vorrebbe è lasciare la casa in cui è cresciuta per essere rinchiusa in un palazzo che non conosce. Perdendo così l'unica persona che abbia mai amato, il coraggioso Aspen. Poi però America incontra il principe Maxon e le cose si complicano. Perché Maxon è affascinante, dolce e premuroso. E può regalarle un'esistenza che lei non ha mai nemmeno osato immaginare…


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Devo premettere che questo romanzo lascia un po’ a desiderare. Sinceramente mi aspettavo molto di più leggendo la trama. Questa è una storia che narra del principe del popolo d’Illéa, il quale su uno sfondo di guerra e miseria, cerca una moglie attraverso una selezione di trentacinque ragazze.  In questo paese la povertà è suddivisa in un sistema di caste numerate dall’uno all’otto.


“Essere una Uno significa essere una nobile”.


Per la famiglia di America Singer quella selezione è un’ancora di salvezza, ma per la protagonista una possibile maledizione. Loro sono dei Cinque, ovvero dei musicisti e se America sarebbe arrivata a sposare il principe Maxon, sarebbe divenuta una Uno, ma in ogni caso una volta fuori dalla selezione sarebbe appartenuta ai Tre e quindi avrebbe avuto altre tante possibilità di ricchezza. Rimane dunque indecisa sul da farsi a causa della sua relazione con Aspen; una storia apparentemente impossibile che continua da due anni. Si vedono di nascosto dopo il coprifuoco e lei spesso gli porta del cibo poiché lui è un Sei, ovvero un servo.


“Soffrivo moltissimo a stargli lontana. Certe volte, pensando a lui, mi sembrava di impazzire…”.


Aspen è un personaggio al quanto complesso e imprevedibile, poiché sprona la stessa America a partecipare alla selezione e tronca la loro storia poiché il giorno in cui l’avrebbe sposata, anche lei sarebbe divenuta una serva. Non vuole infliggerle un destino tale e soprattutto non vuole continuare a essere mantenuto da lei.
America riesce a passare una prima selezione, ritrovandosi a vivere in un palazzo reale in compagnia di altre 35 ragazze e avvalorandosi di una buona amicizia come quella di Marlee. Proprio lì incontra per la prima volta il principe Maxon. Le iniziali impressioni su di lui andranno scemando proprio quando inizieranno a conoscersi meglio; la figura dell'uomo superficiale che in lui ha sempre visto incomincia a sgretolarsi. La ragazza propone al principe un patto in cui lei sarebbe potuta rimanere al palazzo per soddisfare i suoi genitori e per non patire ancora la fame, ma allo stesso tempo si sarebbe comportata da amica nei confronti del principe e gli avrebbe consigliato la donna giusta. Una scelta di per se pericolosa perché proprio tra quei sentimenti amichevoli, si scaturirà l’amore tra Maxon e America; un amore, a mio parere, puro e privo di ostilità rispetto a quello contorto e confuso scaturitosi dal rapporto con l'affascinate servo; un amore per certi versi spensierato.
Ma proprio mentre le cose sembrano andare per il verso giusto, riappare Aspen nelle vesti di guardia all’interno del castello. Non è più un Sei, ma bensì un Due; i problemi iniziali sono dunque spariti.  Ciò fa balenare la confusione nella mente di America, la quale alla fine del romanzo sembra scegliere il principe Maxon.

Di questo libro ho adorato semplicemente il modo in cui è stato scritto. Il linguaggio usato è semplice e forse a volte un po’ troppo banale. Mi aspettavo forse più azione e più intrighi impossibili. Ho però apprezzato la descrizione delle caste e la storia con Aspen, anche se in alcuni punti sembra cedere. Si tratta di una storia d'amore dalla durata di due anni e solo dopo tutto questo tempo, magicamente, si rende conto di non essere abbastanza per America. Per giustificare la scrittrice probabilmente affermerei che Aspen, all’inizio, non aveva pensato alle conseguenze di quel rapporto. Tutto sommato è una narrazione con un finale che fa sperare in meglio, ma che comunque racchiude un significato; a mio parere è proprio quello di non fermarsi alle apparenze, ma di conoscere fino in fondo le persone poiché possono stupire. Non l’ho trovato un romanzo entusiasmante, ma comunque leggibile per chi ama le storie soft e senza troppa azione.


Ed ecco a voi l'imperdibile book trailer!


Maryleescence.

martedì 19 agosto 2014

Recensione: "Proibito" di Tabitha Suzuma.



“…Come può una cosa così sbagliata renderti così felice?”.



È proprio da questa domanda che vorrei partire, recensendo il libro di Tabitha Suzuma: Proibito. Un manoscritto che senz'altro mi ha letteralmente rubato il cuore e mi ha donato sensazioni memorabili. Questa semplice scrittrice inglese è riuscita a trasformare un tema molto delicato come l’incesto, in qualcosa di speciale e stupefacente che mi ha lasciato completamente senza parole. È difficile che un libro mi travolga così tanto, ma Proibito ci è riuscito immediatamente facendomi addirittura piangere come non mi era mai successo prima.

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Chi è Tabitha Suzuma:


Tabitha Suzuma (Londra, 1975) è nata da madre inglese e padre giapponese, è la maggiore di cinque figli. Ha sempre odiato la scuola e si è laureata in Letteratura Francese pur odiando la letteratura francese. Ironia della sorte, ha iniziato a insegnare e ha scoperto che la scuola non è poi un posto così orrendo...







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Titolo: Proibito (Forbidden).
Autrice: Tabitha Suzuma.
Pagine: 360.
Casa editrice: Mondadori.
Data d'uscita: 25 Gennaio 2011.
Prezzo: 16,00 euro.
Genere: Narrativa contemporanea; Young Adult.
Voto:

Trama: Fuori, nel mondo, Lochan non si è mai sentito a suo agio. Gli altri sono tutti estranei, alieni... Solo a casa riesce a essere se stesso. Maya ha sedici anni, è una ragazza sensibile, delicata e molto più matura di quello che la sua età richiederebbe. Lochan e Maya sono fratelli, e hanno altri tre fratellini da accudire: Kit, Tiffin e Willa sono la loro ragione di vita e la loro preoccupazione più grande, da quando il padre li ha abbandonati per una nuova famiglia e la madre ha iniziato a bere, si è trovata un altro uomo e a casa non c'è mai. I giorni passano e solo una cosa ha senso: essere vicini, insieme, legati, forti contro tutto e tutti. Per Maya, Lochan è il migliore amico. Per Lochan, Maya è l'unica confidente. Finché la complicità li trascina in un vortice di sentimenti, verso l'irreparabile. Qualcosa di terribile e meraviglioso allo stesso tempo, inaspettato ma in qualche modo anche così naturale. Qualcosa che, ancor prima di iniziare, è già condannato.


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La storia parte descrivendo la situazione poco rosea della famiglia Whitely, la quale vive nella Londra contemporanea. I genitori ormai separati hanno preso strade diverse: il padre si è trasferito, andando a vivere con la nuova moglie; mentre la madre affronta seri problemi di alcolismo non curandosi così dei propri cinque figli. In questa drammatica situazione ritroviamo i due essenziali protagonisti: Lochan e Maya. Il primo è un ragazzo di quasi 18 anni molto timido, riservato e anche al quanto associale, il quale ha sempre visto sua sorella Maya di 17 anni come la sua ancora di salvezza. È l’unica persona in grado di farlo sorridere e soprattutto riesce a confidarsi solamente con lei, la quale invece l’ha sempre visto come un migliore amico e non come un fratello. Entrambi devono sostenere una famiglia che crolla letteralmente a pezzi, badando allo studio e ai loro tre fratelli: Kit, Tiffin e Wila. Diventano così dei veri e propri genitori nei loro confronti, soprattutto quando la madre decide di abbandonarli per trasferirsi con il suo nuovo compagno. Proprio tra quelle mura domestiche si scaturisce l’amore tormentato da dubbi e insicurezze di Maya e Lochan; un amore travolgente e passionale capace di scaldare anche il cuore di colui il quale non riesce ad amare; un amore all'apparenza triste e senza speranza. In entrambi vige il desiderio dell’altro, ma allo stesso tempo sanno che è un errore fatale ciò che provano. Lotteranno dunque contro la loro stessa razionalità, seguendo così, il loro cuore che palpita alla visione dell’altro. Ciò però li porterà a una distruzione e a un finale tragico e nefasto, il quale avrà serie conseguenze sulla vita dei protagonisti.

Questa storia intrisa di passione è capace di trascinare voi lettori tra le pagine del libro, facendovi diventare uno spettatore attivo di tutte le scene descritte e travolgendovi in quelle preziose emozioni che i protagonisti provano. Improvvisamente vi troverete catapultati nelle loro vite e assaporerete ogni briciolo del loro desiderio come un qualcosa di estremamente realistico. Vi porterà a pensare, infine, che il loro amore è vero, ma soprattutto giusto.
Consiglio vivamente questo libro, in quanto è stato davvero capace di farmi battere forte il cuore e di trasportarmi tra quelle righe che non erano altro che fatte da un inchiostro intriso di amore e passione.


Maryleescence.